L’OLIGOTERAPIA CATALITICA 26/09/2013
Il termine oligoelementi deriva dal greco oligos che significa poco, la definizione è la seguente:”oligoelementi sono tutti quegli elementi chimici che sono presenti in concentrazione uguale o inferiore allo 0,01% del peso secco del corpo umano”. Gli oligoelementi sono dunque parte costituente dell’organismo umano, presenti in piccolissime tracce, si distinguono pertanto dagli elementi chimici presenti in quantità maggiori. Padre dell’ oligoterapia è considerato Jacques Ménétrier, il quale si rese conto che irregolarità negli scambi biochimici nel corpo sono alla base delle malattie funzionali, cioè quelle che rappresentano il primo stadio della malattia.
Gli oligoelementi fanno parte integrante del pool enzimatico e siccome gli enzimi sono i catalizzatori biologici che sovrintendono al buon andamento delle reazioni biochimiche ne deriva che il ruolo degli oligoelementi è indispensabile alla vita dell’uomo.
L’oligoterapia cosiddetta catalitica mira alla rimozione degli eventuali blocchi di oligoelementi, l’azione avviene tramite la forte diluizione e ionizzazione dei rimedi oligoterapici, che si traduce in una altissima biodisponibilità. Quando si verifica uno stato di carenza di oligoelementi questo si ripercuote inevitabilmente sullo stato di salute, ma reintroducendo gli oligoelementi carenti prima che la malattia provochi lesioni irreversibili si riesce a correggere questo stato e a compensare il deficit enzimatico, riequilibrando il metabolismo e bloccando l’evoluzione della malattia funzionale.
Ménétrier definì il concetto di DIATESI : “una diatesi si situa tra la salute e la malattia, essa traduce uno stato di squilibrio che subentra all’equilibrio naturale e precede la lesione. Si tratta di una disfunzione che altera il funzionamento organico e che conduce progressivamente alla degenerazione”. Quindi per diatesi si intende la tendenza morbosa generale di un terreno che coinvolge tutti gli aspetti fisici e psichici del soggetto.
Le diatesi sono 4: le prime 2 vengono comunemente chiamate diatesi giovani in quanto esprimono vitalità e capacità di difesa ed adattamento, mentre le altre 2 vengono chiamate diatesi vecchie a causa del progressivo calo di vitalità. Solo a livello informativo, perché il discorso diventerebbe troppo lungo, una breve descrizione delle 4 diatesi:
1. allergica o del manganese (caratterizzata da un insieme di manifestazioni morbose che esprimono una reattività abnorme, eccessiva, di tipo prevalentemente allergico).
2. ipostenica o del manganese rame (caratterizzata da processi infettivi ripetuti a livello otorinolaringoiatrico, respiratorio, gastroenterico ed urinario).
3. distonica o del manganese cobalto (progressiva senescenza i cui segnali di allarme sono di tipo neurovegetativo e circolatorio).
4. anergica o del rame oro argento (caratterizzata dalla mancanza di vitalità, di energia, di forza fisica e morale, di capacità di adattamento dell’organismo, può essere transitoria e breve come nelle convalescenze oppure persistente nelle situazioni precedenti lesioni anche gravi).
Ad ogni diatesi corrispondono particolari oligoelementi cosiddetti diatesici, l’utilizzo dei quali provoca un netto miglioramento nella diatesi del soggetto; essi agiscono infatti sul terreno individuale equilibrando le autodifese del soggetto. L’oligoterapia catalitica oltre a correggere una determinata carenza e quindi eliminare un episodio morboso ha un impatto positivo su tutti gli aspetti del terreno. Come specificato sopra essi sono: manganese (Mn), manganese rame (Mn-Cu), manganese cobalto (Mn-Co), rame oro argento (Cu-Au-Ag).
Vi è poi tutta la serie degli oligoelementi cosiddetti complementari, la cui trattazione però sarebbe troppo lunga. Mi piace spendere solo 2 parole sul Rame, in quanto interviene in numerosi processi enzimatici, esso è un agente anti-infettivo essenziale e la sua carenza provoca una diminuzione dei granulociti. Il rame stimola l’autodifesa favorendo la creazione di anticorpi mediante la sua azione sul sistema immunitario e sulla corteccia surrenale. Esso è inoltre indispensabile alla metabolizzazione del ferro tanto a livello del suo assorbimento quanto della sua integrazione nell’emoglobina. In sintesi le sue proprietà sono: anti-infettivo,anti-infiammatorio, stimolatore delle autodifese, energizzante, favorisce l’assorbimento del ferro, antiradicalico.
La via di somministrazione degli oligoelementi più utilizzata è l’assorbimento perlinguale, è sufficiente mantenere il liquido un minuto sotto la lingua affinchè la totalità del principio, attraverso la mucosa orale, passi direttamente nella circolazione sanguigna.
Non vi sono controindicazioni all’utilizzo degli oligoelementi, eccetto quelle date dall’evidenza clinica, per esempio è un errore abbassare le difese quando sono indispensabili per contrastare uno stato patologico (es infettivo) o al contrario stimolarle quindi si è in presenza di uno stato iperenergico.
Gli oligoelementi sono dei catalizzatori, cioè dei regolatori delle funzioni fondamentali dl nostro organismo, fanno sì che esso funzioni in modo armonioso ed equilibrato. Quando un organismo è malato il motivo risiede nel fatto che esso non funziona più normalmente, per riequilibrarlo è bio-logico, cioè in accordo con la vita, utilizzare gli elementi che naturalmente lo fanno funzionare nel tempo normale. Per ciò è corretta l’affermazione secondo cui l’oligoterapia è una terapia di apporto biologico ed integrata.
Sara Liumbruno, naturopata iridologa.